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 Il paradosso di Epimenide
Epimenide era nativo di Cnosso, proprio dove vi era il famoso labirinto di Minosse; sarebbe stato chiamato ad Atene, nei primi decenni del VI sec. a.C., per purificare la cittą colpita da una pestilenza. Viene di solito collocato genericamente fra i presocratici, vale a dire fra quei filosofi che vissero prima di Socrate. Si tenga presente che questi pensatori, che troviamo all'inizio della storia della filosofia, avevano scarsa consapevolezza di essere "filosofi" nel senso vero della parola; erano piuttosto sacerdoti, maghi, indovini, o persone dedite a particolari riti di purificazione. Di quest'ultima categoria sembra facesse parte anche Epimenide di Creta.
Di lui ci rimane un'affermazione, passata alla storia del pensiero appunto come "il paradosso di Epimenide", che lascia supporre un certo approfondimento, un certo grado di astrazione della ricerca filosofica. La forma originaria di tale paradosso era questa: "Tutti i cretesi sono bugiardi."
Quali conseguenze si possono dedurre da una simile affermazione?





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Pagina aggiornata il 22 dicembre 2005. Autore: Filippo Spadaro